PROGETTO PROTOSTORIA IN FRIULI

È noto che nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia si conserva un numero considerevole di monumenti preromani - castellieri arginati e tumuli funerari.
A partire dagli anni settanta è iniziata una proficua opera di ricerca archeologica che, seppur a fasi alterne, ha portato importanti contributi per la conoscenza storica del nostro territorio. Ciò è stato possibile attraverso il lavoro svolto dai ricercatori dell'Università di Trieste, dell'Università di Udine con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici e i contributi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nonché della Fondazione C.R.U.P.
Le ricerche su tumuli e castellieri del Friuli hanno come obiettivo primario l'approfondimento delle conoscenze sulle culture fiorite nelle età del bronzo e del ferro, periodi cruciali della più antica storia d'Europa, col fine ultimo di conseguire una visione sempre più chiara ed organica dello sviluppo storico-culturale di questa regione, che in varie fasi ha esercitato un'importante funzione di ponte sia in senso ovest-est, tra l'ambito veneto-padano e il Friuli orientale, il Carso, l'Istria e la penisola balcanica, sia in senso nord-sud, tra i territori alpini e l'Oltralpe da una parte, le coste dell'alto Adriatico dall'altra.
All'esigenza di conoscenza va aggiunta la necessità di conservare il patrimonio posseduto, evitarne la distruzione, promuovere la consapevolezza dell'eredità ricevuta dal passato e, di conseguenza, stimolarne il rispetto, soprattutto da parte delle giovani generazioni. Tra gli obiettivi prioritari vi è quello di far conoscere al pubblico e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado i risultati delle ricerche sulla protostoria friulana mediante mostre, conferenze, lezioni, pubblicazioni divulgative e attività didattica di vario tipo.
Perciò si è ritenuto necessario attuare un progetto di salvaguardia e valorizzazione delle strutture ancora visibili, e di diffusione dei risultati sinora raggiunti nel campo degli studi e della ricerca.

Per questi motivi e con questi scopi, fin dal 2005 alcuni dei comuni che conservano resti protostorici nel proprio territorio hanno deciso di unirsi in convenzione. Nel 2014 è stata stilata una nuova convenzione, che ha ampliato il progetto ad un maggior numero di comuni interessati, e vede come sottoscrittori i Comuni di Basiliano, Castions di Strada, Codroipo, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Pozzuolo del Friuli, Rive d'Arcano, Spilimbergo, Udine, con capofila il Comune di Sedegliano.

Nel 2020 si è proceduto alla sottoscrizione della convenzione attualmente vigente, che ha accolto l'ingresso del Comune di Campoformido.

 

SITO INTERNET DEDICATO AI SITI PROTOSTORICI DEI 15 COMUNI DEL PROGETTO

Il sito propone una visione d'insieme sugli insediamenti nel Medio Friuli e Friuli Centrale attraverso:

- riprese video di tutti i siti protostorici dei Comuni di Basiliano, Castions di Strada, Campoformido, Codroipo, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Pozzuolo del Friuli, Rive d'Arcano, Sedegliano, Spilimbergo ed Udine. Sono presenti filmati di introduzione alla protostoria in Friuli a cura della prof.ssa Elisabetta Borgna e della dott.ssa Susi Corazza dell'Università degli Studi di Udine

- brevi descrizioni e spiegazioni relative alla vita nei villaggi protostorici, agli insediamenti, alle attività, corredate da disegni esplicativi

Il sito www.protostoriainfriuli.it è stato realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia

 

 

SCHEDE DIDATTICHE: LA VITA QUOTIDIANA NEI VILLAGGI PROTOSTORICI (Schede 2017)

"Le immagini sono state pubblicate su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Soprintendenza Archeologia del Friuli Venezia Giulia. È vietata ogni ulteriore riproduzione con ogni mezzo senza l'autorizzazione della Soprintendenza".
(art. 108 co. 3 bis del D. Lgs. 42/2004 come modificato dall’art. 12 co. 3 lettera b, del Decreto Legge “Art Bonus” del 31/05/2014, convertito in Legge con modificazioni il 29/07/2014) è libera la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro, neanche indiretto, finalizzata alla promozione della conoscenza del patrimonio culturale.

 

Aggiornato al 20.10.2021 AB