STORIA DEL COMUNE

Situato sulla riva sinistra del Tagliamento, vicino ad un tratto facilmente guadabile, lontano da aree paludose e insalubri, il territorio di Sedegliano ha favorito lo stanziamento di popolazioni fin da epoche remote, come testimoniato da numerosi reperti.
Uno dei manufatti più vistosi, e certamente il più antico presente in loco, è il Castelliere, risalente ad epoca preistorica. Gli insediamenti celtici, precedenti l'occupazione romana, hanno lasciato i fossati di Sedegliano e Gradisca, poi trasformati in "cortine" quando le continue guerre medievali imposero nuovi sistemi di difesa.
Lo sviluppo offerto dalla strada romana che lambiva il territorio verso est fin dall'età augustea insieme alla strada vicinale parallela al fiume, favorì il consolidamento degli insediamenti e l'affermarsi della toponomastica locale, se si eccettua il cambiamento del nome degli abitanti di Grions e Gradisca, attorno all'XI secolo, all'epoca del ripopolamento slavo.
Le prime citazioni scritte risalgono al XII e XIII secolo e ci attestano un'importanza strategica attribuita al territorio dal Patriarca, dai conti di Gorizia e dalla diocesi di Concordia. Ma dal 1309, quando abbiamo notizia di una prima distruzione delle cortine di Sedegliano e Gradisca, non vi sarà più spazio di autonomia, e la gastaldia resterà soggetta ai conti di Valvasone, anche dopo l'avvento della dominazione di Venezia nel 1419, fino a quando nel 1548 sarà rilevata dai Manin. Le tragiche scorribande dei Turchi nel 1477 e 1499 furono l'ultimo evento che funestò i nostri paesi, fino alla battaglia del Tagliamento del 1797 tra le truppe di Napoleone e quelle asburgiche, schierate da Turrida all'attuale Bivio Coseat.
Risale a questo periodo, e precisamente al 1805, la formazione del Comune con le otto frazioni, così come ora lo conosciamo, e con l'insediamento del primo Consiglio Municipale.
Lo sviluppo e la caratterizzazione sociale odierni si può dire inizino solamente con l'annessione al Regno d'Italia del 1866, e non conosceranno interruzione, se si eccettua l'anno di occupazione austriaca del 1917/18, che incise negativamente più ancora del triste periodo di guerra civile del 1943/45.
Dal 1960 il Comune si è arricchito di una località con la nascita della zona industriale di Pannellia, a sud-ovest del proprio territorio, presso l'argine del Tagliamento.

SINDACI DI SEDEGLIANO

Periodo Liberale e Giunta Popolare (fine sec. XIX al 1923)
Berghinz Bernardino, classe 1841 (1896-1899)
Cecchini Domenico, classe 1829 (1899-1902)
Berghinz Bernardino, classe 1841 (1902-1905)
Rinaldi Rinaldo, classe 1853 (1905-1909)
Cecchini Francesco, classe 1850 (1909-1914)
Micoli Mattia, classe 1889 (1914-1917)
Cecchini Francesco e Chiesa Valentino (1918: designati dagli austriaci durante l'invasione 1917-1918)
Micoli Mattia, classe 1889 (1918-1920)
Di Lenarda Angelo, classe 1871 (1920-1923: giunta popolare)

Periodo Fascista (1923-1944)
Pittana Ernesto, classe 1891 (1923-1926)
Barnaba Attilio, classe 1888 (1926-1927: commissario prefettizio)
Barnaba Attilio, classe 1888 (podestà 1927-1932)
Pittana Ernesto, classe 1891 (podestà 1932-1934)
Rinaldi Giuseppe, classe 1888 (podestà 1934-1943)
Rinaldi Agostino, classe 1898 (commissario prefettizio: 1943-1944)
Chiesa Luigi, classe 1914 (commissario prefettizio: 1944)
Persia Vincenzo (commissario prefettizio: 1944-1945)

Comitato di liberazione e periodo repubblicano (dal 1945)
Menini Gino, classe 1901 (1945: designato dal Comitato Comunale di Liberazione)
Pasqualini Guerrino, classe 1898 (1945-1956)
Zappetti Angelo, classe 1914 (1956-1975)
Venier Amilcare, classe 1939 (1975-1980)
Rinaldi Luigi, classe 1940 (1980-1993)
Olivo Corrado, classe 1953 (1993-2009)
Dino Giacomuzzi classe 1958 (2009-      )

TOPONOMASTICA
SEDEGLIANO (in friulano Sedèan): "Villa de Sedegliano", "In villa de Sedelano" ecc. Toponimo prediale latino in -anu da Setilus. Qualcuno crede sia nome slavo da "sedljàne" (=abitante), ma è meno probabile. Un Sedillac in Francia.
Agnul M. Pittana, I nons dai paîs dal Friûl di Mieç, P.I.C. del Medio Friuli 2002